Dal #RomagnaCamp 2013 in poi… [designer in video]

Vado… non vado.
Riesco… non riesco.
Ci provo, arrivo in ritardo e vinco il premio del ritardatario tra i cesenati… insomma in questo gioco di tempi mi siedo, a volte quasi mi sdraio e seguo attento, anche se non sembra. Il posto o location (per i più fighètti) del #romagnaCamp non ha bisogno di spiegazioni, basta una foto per scatenare l'invidia su instagram. Quindi la pausa pranzo e quella a fine giornata sembrano più una vacanza che uno stacco; a volte è il cazzeggio in stile faccio-cose-vedo-gente più bello che c'è, in cui conosci chi ti ha appena minato il lavoro o dato la chiave di volta per un progetto, ascolti guru della comunicazione-maketing-social-media-due-punto-qualcosa, ci vai pure a fare un bagno con loro e poi pensi: - ma che razza di infradito porta? -

Unica nota che mi sento di fare, è una piccolezza, un dettaglio, ma come diceva un famoso designer:
God is in the detail
Bene, per quel tipo di dettaglio, la mia natura di grafico protesta e vi riprende come una maestrina dalla penna rossa:
Cari relatori, dai voi, io imparo tante cose interessanti e importanti; siete fonte, risorsa; tutto quello che dite è un bene in più, che circola e si diffonde, ma…
imparate a tenere dei margini più ampi ai bordi delle vostre slide!

Non è colpa del proiettore o del dispositivo che utilizziate, esiste comunque una video safe area e può succedere (e succede) che il testo che mettete nelle vostre slide è forse un po' troppo vicino al bordo, ma poco, giusto giusto quei 3/4 pixel che vi fanno dal dire: Oh… adesso è bello pieno, c'è tutto, e si legge bene!
NO! Non si fa; avete mai provato a leggere un libro a cui hanno tagliato i margini? Fate, fate pure…
Il viraggio al giallo della proiezione, è diventato un tocco che ri-univa sotto un unico look-and-feel tutte le presentazioni…

Vi prego, non fate i Jakob Nielsen del Power Point, donateci il White Space, e sia fatta la vostra volontà, in slide, come proiettata al Boca Barranca.

Io vi ringrazio per tutto quello che ci avete detto e raccontato, so che serviranno settimane per metabolizzare tutto.



Ne approfitto per salutare chi mi conosce (e non ho salutato) e lo faccio come mi hanno detto: - ciao, ci si legge in giro… - nuovi rapporti interpersonali, stringi una mano, e poi ti rivedi rivedi in un retweet.

Ci si vede nel 2015, per quella data spero vi sarete dimenticati di questa mia lamentela, ma che vi rimanga in testa questo: per leggere le ultime righe delle vostre presentazioni dovevamo alzarci dalla sedia (poi io, che tentavo di sdraiarmi, non vi dico che fatica).

Ciao!

Commenti

  1. "Best viewed with" is not overrated :-)
    (accolgo la tua critica e faccio ammenda, non si finisce mai di imparare ecc.)

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